Malte e Gessi

Il restauro dei Fortini della Fame (Bellinzona)

Progettista Sezione Logistica del Canton Ticino, Sovrintendenza ai Monumenti e Beni Culturali del Canton Ticino, prof. Giuseppe Chiesi Direzione Lavori: arch. Toma Varela

Impresa Casanova SA, Bellinzona

Rivendita Regusci SA, Bellinzona

L’intervento di recupero della torre Scarsetti, progettato dalla Sovrintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici, è consistito nel rifacimento della copertura in lamiera e dell’orditura del tetto in legno, a seguito di uno studio tipologico condotto su quelle esistenti, nella ricostruzione di un ammezzato, della scala in legno di larice e nel rifacimento dell’intonaco. L’intonaco utilizzato, predosato e fornito in sacchi, è in calce, di tipo tradizionale, prodotto secondo antiche ricette; è stato prescritto per le sue caratteristiche di compatibilità con la preesistenza, perché poco invasivo e traspirante. Infatti solo con intonaci di questo tipo è possibile non alterare le caratteristiche termoigrometriche delle murature antiche; è stato campionato in cantiere e scelto, come tutti gli altri materiali, dalla Sovrintendenza. Prima di intonacare le superfici, si è proceduto alla scrostatura del vecchio intonaco mettendo a nudo i muri in sasso, che sono stati lavati e spazzolati per eliminare qualsiasi residuo incoeso. Successivamente, con l’intonaco di calce, sono stati chiusi gli spazi tra le pietre per formare un superficie di stesura il più possibile complanare, operazione facilitata dalla plasticità del prodotto. L’intonaco è stato poi applicato e steso in più mani, dalla rinzaffatura di aggrappo alla lisciatura della superficie; la finitura finale è stata realizzata con “frattazzo fine” di legno. L’intonaco, di un caldo colore nocciola, è a vista e presenta il tipico effetto velato di questo tipo di finitura.